"I cadaveri dei nemici hanno buon odore."
Napoleone Bonaparte
Caldo torrido qui al Sud ad Agosto.
Passeggiata-pipì alle 8.00 (al massimo) o dalle 19.30 in poi..
Con buona lena ElNegroYYo ci avventuriamo sui marciapiedi che emanano ancora un calore pazzesco nonostante siano le 19.30. Attraversiamo la strada vicino casa e a una ventina di metri scorgo un Rottweiler che trascina una tipa al telefono.
Ci vede e ci punta tirando verso di noi. Mi si gela il sangue - nonostante l'aria a 33°C - e mi balena in mente la #mirabolanteavveturadimerda del Natale scorso, proprio qui, al mio paese di origine, proprio con QUEL rottweiler.
(Intanto me la svigno alla svelta girando il primo angolo possibile e trascinando di peso ElNegro già pronto alla battaglia.)
Ecco la #mirabolanteavventuradimerda di Natale:
El Negro y Yo torniamo dalla solita passeggiata in spiaggia : qui al paese dei nonni è l’unica possibilità di lasciare il cane sciolto, a correre libero in una zona solitaria, ampia, con buona visuale di chi arriva.
Passiamo come al solito da una strada con un punto difficile: da un lato c’è sempre un Cane Corso su un balcone, che sbraita ad ogni nostro passaggio; dall’altro lato della strada, esattamente in corrispondenza del balcone, c’è un antico, enorme, portone da cui provengono e rimbombano gli abbai di un Rottweiler incazzato. Noi, per non far torto a nessuno, passiamo una volta da un lato, una volta dall’altro e ci prendiamo gli abbai e i ringhi di ciascuno, a turno.
Quel pomeriggio facciamo la solita strada, oltrepassiamo il portone del Rott, ma non sentiamo abbai. Non sarà in casa. Strano...
Pochi passi in avanti e lo vedo: sul marciapiede opposto al nostro, una trentina di metri più avanti, un grosso Rottweiler trascina una donna di corporatura media. Attraversano in direzione del nostro marciapiede. Mi viene l’idea che possa essere il Rott abbaione.
El Negro non si è accorto di nulla ed io non ci penso nemmeno alla possibilità di incrociarci nel nostro cammino su quel marciapiede, quindi attraverso a mia volta, pensando di evitare l’incontro.
Mentre aspetto che passino le macchine per attraversare, il Rott è ancora lontano ma, evidentemente ha buon fiuto e buona vista, perché ci scorge tra le macchine, accelera e trascina la donna fino al gradino del marciapiede, le dà un poderoso strattone facendola cadere. Lei molla il guinzaglio (un retriever con lo strozzo finale a catena) e il Rott parte sciolto, con guinzaglio al vento, correndo verso di noi. OH-MIO-DIO.
Durante la corsa il guinzaglio si allenta e gli scivola via dal collo. Ora è totalmente nudo. E corre a testa bassa verso di noi. MERDA.
Io guardo la scena e mi sento di viverla al rallentatore, anticipando anche gli istanti futuri di quella sequenza inevitabile e tragica.
Arriva al Negro da dietro (lui nemmeno lo ha visto arrivare!) e lo assale. Gli sta sopra e non lo molla.
Pascal riesce a staccarsi un paio di volte, ma il Rott lo riacchiappa sempre coi denti.
Come al solito non posso sganciare il guinzaglio, perché siamo in mezzo alla strada, in pieno centro del paese, con macchine e persone che passano. Lasciare del tutto incontrollati , vicino alla piazza del paese, un mezzo Pit e un Rott che se le danno non mi pare la cosa migliore da fare.
La donna non riesce a staccare il cane , che pesa più di lei e non ha nemmeno appigli per essere afferrato. Lo picchia col proprio guinzaglio.
Lei mi grida “di tirar via il mio cane”
- Attimo di sospensione mentale : “che cacchio dice?” (come se fosse possibile “tirar via” un cane legato... dalle fauci di un Rottweiler imbestialito e sciolto… boh! ) -
Addirittura AFFERRA IL MIO GUINZAGLIO e tenta lei stessa di trascinargli via dalla bocca Pascal, ma ovviamente il Rott non se lo lascia sfuggire. Riconquisto il mio guinzaglio con uno spintone e lo lascio più morbido possibile per dare agio al Negro di difendersi, per quanto può.
La scena del Rott totalmente sopra Pascal, con zampe e bocca, mi agghiaccia.
Non c’è storia: la lotta è impari.
Minuti di panico assoluto. Finalmente il Rott si stacca non so come. La donna, presa quasi dalla rabbia, accenna a picchiarlo ma le dico subito di non farlo assolutamente. Gli rimette il guinzaglio e lo porta in casa sua, lì a due passi.
Poco dopo mi dà il suo numero di telefono e mi dice di essere andata da un ‘addestratore’ (“ ?? In Calabria , dove ai cani già è tanto se gli tirano un tozzo di pane, che ‘addestratori’ ci saranno?” - penso. E mi viene la pelle d’oca.)
La tipa riconosce me e riconosce Pascal come “il cane che corre sulla spiaggia”.
Dice che “ci hanno visti quando passeggiavamo sulla spiaggia e che il suo cane aveva puntato il mio già da tempo, mentre camminava sul marciapiede; si è ricordato e, ora che lo ha visto per strada, è partito”.
Azzzz! Camminerò con le spalle al muro d’ora in poi… e con un taser in tasca.
Io le sciorino le cose più ovvie che si possano dire:
- Cosa cazzo ci fa in giro un Rott di 45Kg che porta a spasso una donna di 55Kg? Sarebbe il caso di farlo portare fuori a qualcuno con una massa diversa, dato che ‘sto cane smatta a suo piacimento?
- Se è incazzoso e svalvola e se lei, per evidenti motivi fisici (non menziono gli aspetti relazionali, che, considerando la zona geografica, sono sicuramente un terreno inesplorato…) non può tenerlo, come minimo c’è bisogno della museruola
- il collare a strozzo non serve ad una benemerita minchia, tanto il cane è comunque fisicamente predominante rispetto a lei, e quindi, date le attuali condizioni, sarebbe il caso di mettergli una pettorina, che non si sgancia dal guinzaglio, non si toglie e che almeno consente di afferrarlo , in qualche modo, all’occorrenza.
- Non mi interessa cosa fai, ma non è plausibile che un cane (oltretutto di 45Kg!) abbia agio di correre per strada ed aggredire chi gli pare, quando vuole.
In sinbtesi: per fortuna solo qualche graffio, ma niente buchi profondi. Non so se grazie alla mascella mezza Pit del Negro o se il Rott si sia, per qualche motivo, limitato. Credo la seconda, però.
Vista la situazione e come era iniziata… riconosco che poteva finire davvero male.
Comments